Il settore manifesta simbolicamente per richiedere una data per ripartire: “Perché le crociere sì e i matrimoni no?”
Nella giornata del 26 aprile prossimo, quale azione di supporto al comparto Wedding, L’Associazione INSIEME PER IL WEDDING manifesterà in Piazza a Montecitorio dalle 12 alle 14 alla presenza di numerosi esponenti del mondo Wedding, Cerimonia ed Eventi provenienti da tutte le regioni d’Italia per chiedere la ripartenza degli eventi/matrimoni da maggio 2021.
Il Presidente del Consiglio Draghi, durante la sua Conferenza stampa del 16 aprile 2021 non ha parlato di riapertura dei matrimoni, e il settore ha risposto delineando che:
I Matrimoni sono eventi privati facilmente tracciabili nei 14 giorni successivi). Il matrimonio italiano sta morendo! Tutti insieme manifesteremo con un fazzoletto bianco in mano a conferma di una protesta pacifica e di un simbolo del wedding e delle sue indimenticabili emozioni.
La Manifestazione sarà un Flash mob con modelli in abito da sposa e sposo e una coppia di futuri sposi (che hanno rinviato per ben 4 volte il loro matrimonio) che riceveranno una benedizione da Don Gianluca Palermo come auspicio di ascolto del loro desiderio di poter celebrare il sogno di una vita insieme alle persone amate ed ai propri amici.
Anche la Chiesa Cattolica è vicina alla nostra Associazione Insieme per il Wedding. In particolare, si tratta di una manifestazione scevra da connotazioni partitiche e rappresentativa di tutti gli imprenditori del comparto e degli sposi stessi al fine di ottenere risposte concrete alle indefettibili richieste di aiuto.
La prima cosa che chiediamo è un’indicazione di una data certa per la ripartenza di queste cerimonie.
Dalla 21 gennaio scorso sono state consentite le crociere in sicurezza, con l’espressa autorizzazione di Festeggiare: perché si alle crociere con migliaia di persone e i matrimoni no?
C’è una totale mancanza di attenzione verso questo importantissimo comparto e verso centinaia di migliaia di futuri sposi disperati.Migliaia di aziende sono ora in liquidazione o prossime al fallimento in un crescendo che certamente proseguirà̀ nei prossimi mesi se non verrà fornita un’immediata data per ripartire.
Il fatturato del comparto dipende da una lunga programmazione che viene svolta in previsione di una data, mancando la quale avremo come risultato certo quello di andare incontro a un ulteriore anno di fatturato a “0 euro”, con conseguenze ancora più drammatiche rispetto al già complicato 2020 e fallimento di tutta la filiera.
Insieme per il Wedding: tutti i dati del comparto
- 90.000 aziende e partite iva;
- 1.000.000 di lavoratori regolarmente assunti e 150.000 lavoratori stagionali;
- 83% di occupazione femminile;
- 67miliardi di giro d’affari complessivo tra indotto primario e indotto complessivo
- 183.000 spose iscritte su piattaforma on line accreditata che stanno attendendo una data certa e continuano a procrastinare;
- calo di fatturato medio del comparto intorno all’85%;
- Calo matrimoni nel 2020 è stato di circa 80% per i matrimoni religiosi (dati istat del 18 febbraio 2021);
- nel 2019, sono circa 10.000 i Destination Event realizzati da clienti privati, che hanno attratto in Italia 1,5 Mln di presenze straniere, senza contare il turismo nazionale nel 2020 pari a quasi “0”;
- nell’ultimo decennio è anche cresciuta la sofisticazione del prodotto complessivo e della filiera che lo supporta, con conseguente crescita di tutte le professionalità̀. Il comparto wedding/cerimonie/event è uno dei pochi che supporta il prodotto Made in Italy e dunque il manifatturiero italiano. Aziende e fatturati sani che devono solo ripartire.
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