Starfish è un collettivo volto a costruire nella città di Schio (e dintorni) una discussione attiva attorno ai temi delle questioni di genere, dei diritti LGBTQI, della lotta contro l’omofobia e delle discriminazioni in generale
“L’omofobia, la transfobia, la violenza sulle donne, gli stereotipi di genere, la violenza sul corpo femminile nei media, sono il risultato di una società sessista che vogliamo analizzare e combattere, promuovendo una cultura della libertà che coinvolga tutta la cittadinanza“.
Così si descrivono i membri di Collettivo Starfish, che si identificano con il cosiddetto “femminismo intersezionale”: “affrontare le discriminazioni tenendo conto degli aspetti sociali, culturali, identitari, di etnia, classe, orientamento sessuale, identificazione di genere, disabilità fisica o mentale, etc. E’ necessario scardinare questo intero sistema per affermare che ognuno può e deve essere se stesso“.
Il nome Collettivo Starfish è in onore della stella marina, un animale che, nonostante la sua bellezza, è considerato un vero e proprio predatore dei mari: la voracità di questo animale è tale da poter rovesciare lo stomaco all’esterno per ingoiare prede intere e rompere i gusci delle conchiglie più resistenti per cibarsene. Inoltre, le stelle di mare hanno la capacità di rigenerare le parti del corpo mutilate e, in alcuni casi, da un pezzo si rigenera un individuo intero. Altre specie ancora possono cambiare sesso nel corso della propria vita: “Ci piaceva questa idea di forza, bellezza e capacità di cambiamento e rigenerazione che ha questo animale“.
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