Fondatrice con Diego Dalla Via e Roberto Di Fresco della compagnia Fratelli Dalla Via, già Premio Kantor 2011, Premio Scenario 2013, Premio Off del Teatro Stabile del Veneto 2013 e Premio Hystrio Castel dei Mondi 2014. Il prestigioso riconoscimento è stato consegnato lo scorso 10 giugno al Teatro Elfo-Puccini all’attrice, drammaturga e regista originaria di Tonezza del Cimone, sulle montagne vicentine.
“Attrice Bella, Colta, Dotata, Espressiva, Giocosa, Ha Ironia, Lievità, Ma Non Ostenta Presunzione: Questo Riteniamo Sia Tremendamente Umano, Vero. Zumpappà”. Inizia così, con un omaggio al dissacrante abbecedario per acrostici e tautogrammi di “Drammatica elementare”, la motivazione con cui il Comitato Culturale dell’Associazione Mariangela Melato ha assegnato, il 10 giugno scorso al Teatro Elfo-Puccini di Milano, il Premio Mariangela Melato 2019 a Marta Dalla Via. “La parola con la zeta non siamo riusciti a trovarla – continua la motivazione – ma siamo sicuri che la saprà trovare questa attrice che, munita di fratello o sola, legata alle sue radici o libera di ignorarle, ha (per ora) scelto l’ironia come arma soave e micidiale per leggere il mondo, riuscendo ogni volta a spiazzare con le invenzioni di una fantasia scenica originalissima, a volte svagata, a volte tagliente, mai scontata o prevedibile, sempre in evoluzione. Rappresenta senza dubbio il tipo di artista fuori da qualsiasi schema tradizionale ma incisiva e potente che il Premio Melato è nato per festeggiare”.
A consegnare il riconoscimento, che dal 2015 è ospitato dal Premio Hystrio ed è dedicato ai giovani talenti della scena – tra i vincitori delle passate edizioni, Tindaro Granata, Beatrice Schiros, Angelo Di Genio e Oscar De Summa – è stata Anna Melato, sorella della grande attrice a cui dal 2013 è intitolato il premio.
Un riconoscimento importante, che va ad aggiungersi ai numerosi altri ottenuti dall’attrice, drammaturga e regista – vicentina di Tonezza del Cimone – fondatrice con Diego Dalla Via e Roberto Di Fresco della compagnia Fratelli Dalla Via: dal Premio Kantor nel 2011 per “Piccolo mondo alpino”, scritto a quattro mani con Diego, ai due riconoscimenti ottenuti da “La cinghiala di Jesolo”, scritto per lei da Tiziano Scarpa, il Premio Off 2013 del Teatro Stabile del Veneto e il Premio come Miglior interprete; dal Premio Scenario per “Mio figlio era come un padre per me” che, sempre nel 2013, ha proiettato i Fratelli Dalla Via nel firmamento delle realtà più brillanti della scena contemporanea nazionale, al Premio Hystrio Castel dei Mondi 2014 come miglior giovane compagnia.
Un percorso artistico che, fin dai tempi di “Veneti Fair” – ospitato nel 2010 dal Napoli Fringe Festival – si è caratterizzato per un’originale e spregiudicata ricerca sulle possibilità espressive della lingua, caustica ironia e uno sguardo affilato che ha dissacrato e decostruito il mito del Nordest. Un linguaggio teatrale rivoluzionario che ha conquistato, tra gli altri, Natalino Balasso, con cui Marta Dalla Via ha recitato dal 2015 nella saga de “La Cativissima”, prodotta dal Teatro Stabile del Veneto. E che ha trovato il sostegno del Centro di Produzione Teatrale di Vicenza La Piccionaia, con cui i Fratelli Dalla Via hanno avviato nel 2016 una proficua collaborazione: per la produzione di “Personale Politico Pentothal. Opera rap per Andrea Pazienza” (co-prodotto con il Festival delle Colline Torinesi), “Oro colato” (realizzato per Conversazioni – 71° Ciclo di Spettacoli Classici di Vicenza), “Walter. I boschi a nord del futuro” e la nuova versione, espansa e itinerante, di “Piccolo mondo alpino” (con Operaestate Festival di Bassano), che debutterà sulle montagne di Tonezza il prossimo 7 settembre: un esperimento di “teatro panoramico” con escursione, cena e pernottamento, che inviterà gli spettatori ad immergersi per 24 ore nella materia teatrale.
“Sono molto felice di questo premio e della sua motivazione – ha commentato Marta Dalla Via, che nella prossima stagione teatrale sarà impegnata nel cast de “La Bancarotta” di Vitaliano Trevisan, prodotto dal Teatro Stabile di Bolzano per la regia di Serena Sinigaglia -. Una motivazione ironica ed insolita, che mi fa riflettere sull’etimo della parola ‘divertimento’ (far prendere un’altra direzione) e sul significato del mio lavoro. Il mestiere dell’attore va fatto con gioia perché, oltre ad essere appunto un mestiere, è anche un privilegio. E, parafrasando un motto del Che, bisogna essere allegri senza mai perdere la serietà”.
Marta Dalla Via è drammaturga, attrice e regista, fondatrice insieme a Diego Dalla Via e Roberto Di Fresco della compagnia Fratelli Dalla Via. inizia il suo percorso artistico seguendo il lavoro di Pippo Delbono, Laura Curino, Angela Malfitano e Francesca Mazza, incontrati durante i laboratori organizzati dal CIMES (Centro Interfacoltà Musica e Spettacolo di Bologna). Nel 2001 si diploma presso la Scuola di Teatro di Bologna diretta da Alessandra Galante Garrone. Nel 2013 si laurea al DAMS di Bologna con una tesi in Organizzazione ed economia dello spettacolo (Prof. Trezzini). Dopo alcune esperienze come attrice (Compagnia Pantakin Da Venezia, Compagnia Il Gruppo Libero di Bologna) nel 2010 scrive e mette in scena “Veneti fair”, con la regia di Angela Malfitano, che debutta al Napoli Fringe Festival 2010. Nel 2011, insieme al fratello Diego Dalla Via scrive, interpreta e dirige “Piccolo Mondo Alpino”, prodotto dal CRT di Milano, che vince il Premio Kantor e il Premio speciale della giuria nel concorso drammaturgico CTAS Oltrelaparola 2011. Nella primavera del 2013 lo spettacolo, tradotto in francese, debutta a Montreal. Successivamente, è tra i sei autori scelti dal drammaturgo Stefano Massini per il percorso “Urgenze” presso lo spazio IDRA (Independent Drama) di Brescia, dove vince con il testo “Interpretazione dei sogni”. Nel 2012 vince una borsa di studio del Gai(Giovani artisti Italiani) e trascorre l’estate in residenza artistica in Finlandia. Qui si dedica alla stesura di due nuovi progetti drammaturgici: “20 denti da latte”, messo in scena dalla compagnia Il libro con gli stivali, e “Mio figlio era come un padre per me”, che vince il Premio Scenario 2013. Nello stesso anno interpreta “La cinghiala di Jesolo”, scritto da Tiziano Scarpa, che si classifica secondo al Premio Off 2013 del Teatro Stabile del Veneto le vale il Premio come Miglior interprete. Nel 2014 vince con i Fratelli Dalla Via il Premio Hystrio Castel dei Mondi. Nell’agosto dello stesso anno è a Venezia tra i selezionati della Biennale College, dove partecipa al laboratorio di drammaturgia condotto da Mark Ravenhill. Nel 2015 è interprete nello spettacolo “Faust-In and Out” diretto da Fabrizio Arcuri, una produzione Accademia degli Artefatti e Tra un atto e l’altro. Nelle stagioni 2015-2016 e 2016-2017 è in tour con lo spettacolo “La Cativissima” di e con Natalino Balasso, prodotto dal Teatro Stabile del Veneto. Nel 2016 dirige e interpreta “Drammatica Elementare”, con il sostegno di Bassano Operaestate Festival e Concentrica 2018, e “Personale Politico Pentothal. Opera rap per Andrea Pazienza”, prodotto da La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale e Festival delle Colline Torinesi. Nel novembre 2017 scrive, mette in scena e dirige con Natalino Balasso “Delusionist – non stand up comedy”. Insieme a Carlo Presotto, Babilonia Teatri e Diego Dalla Via, nel 2018 è direttore artistico de La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale. Dirige la compagnia Milanese “Qui e Ora residenza teatrale” nella drammaturgia originale “I Will Survive” che debutta a Kilowatt Festival nel luglio 2018. Nell’agosto 2018 debutta a Bassano Operaestate Festival lo spettacolo “Walter. I boschi a nord del futuro” scritto e diretto da Marta e Diego Dalla Via, co-prodotto da La Piccionaia e Teatro Sociale di Gualtieri. Scrive e dirige “Fa’ La Cosa Faticosa”, spettacolo per l’infanzia commissionato e prodotto dal Teatro delle Briciole di Parma che debutta nel novembre 2018. Nella stagione 2019-2020 è attrice ne “La Bancarotta” di Vitagliano Trevisan, per la regia di Serena Sinigaglia, prodotto dal Teatro Stabile di Bolzano.
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