Riaperte dopo settimane anche le malghe vicentine e riparte la stagione dell’alpeggio sull’Altopiano, tra formaggi e tradizione
In tempi di Covid 19 la cooperativa vicentina non si è mai fermata e nella fase 2 alcuni soci di Latterie Vicentine confermano l’apertura delle malghe anche per l’estate 2020. Con l’inizio di giugno è ripartita la stagione dell’alpeggio, una secolare tradizione che Latterie Vicentine porta avanti con orgoglio e passione. Molte aziende agricole ai primi di giugno hanno deciso di portare le vacche per la maggior parte sull’Altopiano di Asiago, un territorio rinomato per la produzione di formaggi di malga a latte vaccino fin dal XVI secolo.
Sono aziende agricole di tipo familiare che preservano la biodiversità e la tutela del territorio montano, attraverso attività come la pulizia dei prati dalle erbe infestanti, dei sentieri, opere di esbosco, tutti lavori che contribuiscono alla prevenzione del dissesto idrogeologico.
“Da sempre ci impegniamo a raccogliere anche il latte in luoghi difficili da raggiungere – spiega Alessandro Mocellin, presidente di Latterie Vicentine – come la montagna; sostenendo alti costi di trasporto, ma in questo modo riusciamo ad assicurare il mantenimento delle piccole stalle che altrimenti scomparirebbero.”
Il latte raccolto viene poi trasportato a Bressanvido per essere lavorato e trasformato in formaggi unici come l’Asiago DOP Fresco 7 Malghe e l’Oro di Malga.
Le caratteristiche del latte di montagna sono dovute all’alimentazione dei bovini al pascolo, liberi di nutrirsi di essenze foraggere pregiate e diverse, variegate a seconda delle zone montane di provenienza. Il colore del latte è giallo intenso, con aromi unici di erbe e fiori di montagna. Pertanto anche i formaggi che ne derivano custodiscono tutti gli aromi e i profumi dell’alpeggio.
La produzione dei formaggi prodotti con il latte di malga è limitata al periodo dell’alpeggio e si distingue per un numero contenuto di forme valorizzate proprio dall’esclusiva materia prima.
L’Asiago DOP Fresco 7 Malghe ha una stagionatura di oltre 30 giorni, consistenza morbida, sapore delicato, con aromi unici di erbe e fiori di montagna. Il formaggio Oro di Malga, invece è un prodotto a pasta semidura con oltre 8 mesi di maturazione.
“Il lavoro del malgaro – spiega Marino Pagiusco, un socio di Latterie Vicentine– non è semplice, è fatto di sacrifici. Lo facciamo per amore e per passione. Amore per le nostre vacche, per questa terra e per una tradizione secolare. Io non potrei rinunciare alla malga. Fa parte di me”.
“La vita di malga la conosco bene – conclude Mocellin – e può regalare emozioni vere, uniche ed irripetibili. Credo che quest’anno le nostre montagne saranno una meta ambita e i malgari pronti ad accogliere i turisti, naturalmente sempre nel massimo rispetto delle norme vigenti”.
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