Grazie al contributo della Fondazione Roi, è stato presentato il lavoro scientifico sulla raccolta realizzata dall’incisore ed editore vicentino Neri Pozza e dalla moglie Lea Quaretti. Le opere saranno parte dell’allestimento dell’Ala Ottocentesca di Palazzo Chiericati
Il legato Pozza Quaretti entra a far parte dei Cataloghi scientifici del Museo Civico di Vicenza, costituendo l’VIII volume delle pubblicazioni. La presentazione ufficiale, avvenuta a Palazzo Chiericati alla presenza di Ilvo Diamanti, Presidente della Fondazione Roi, di Jacopo Bulgarini d’Elci, Vicesindaco del Comune di Vicenza, delprof. Giovanni Carlo Federico Villa, curatore e direttore onorario del Museo Civico di Palazzo Chiericati e della dott.ssa Stefania Portinari, consulente scientifico, ha messo evidenza sulla prestigiosa’iniziativa, promossa insieme all’Assessorato ai musei, cultura e promozione della crescita del Comune eresa possibile grazie al contributo della Fondazione Roi.
Le opere della Collezione Pozza Quaretti a Palazzo Chiericati
Il Legato raccoglie le opere collezionate in vita da Neri Pozza e dalla moglie Lea Quaretti.
Questa collezione si va ad aggiungere ai 7 volumi già pubblicati: Dipinti dal XIV al XVI secolo (2003), Dipinti dal XVII al XVIII secolo (2004), Scultura e arti applicate dal XIV al XVIII secolo (2005), Le medaglie papali (2007), I disegni di Andrea Palladio (2007), Lascito Giuseppe Roi (2012) e Lascito Alessandro Ghiotto (2015).
La Fondazione Roi, seguendo lo spirito con cui il Marchese Giuseppe Roi l’ha animata fin dalla sua fondazione nel 2003, continua a sostenere la pubblicazione di questi volumi di alto valore scientifico e culturale, patrimonio della città Vicenza.
Stefania Portinari, accademica veneziana, seguendo il volere di Pozza, ha suddiviso il Legato Pozza Quaretti in tre sezioni: la prima raccoglie 106 dipinti del XIX e XX secolo, la collezione personale di Neri Pozza e della moglie Lea Quaretti, la seconda 43 sculture realizzate da Neri Pozza tra il 1933 e il 1982 e la terza 158 incisioni realizzate dallo stesso Neri Pozza tra il 1935 e il 1986.
La realizzazione del catalogo è stata strumento necessario per stabilire in modo certo e definitivo l’autenticità della collezione di dipinti del XIX e XX secolo, che costituisce la prima sezione del catalogo e del legato stesso. Inoltre è stata funzionale al futuro allestimento dell’ala ottocentesca di Palazzo Chiericati, finanziato dalla Fondazione Cariverona e Comune di Vicenza, nella quale saranno esposte le opere dal tardo Seicento alla fine del Novecento: i dipinti del legato, a lavori ultimati, faranno da cerniera tra le arti di fine Ottocento e il secondo Novecento.
Un viaggio nella Collezione Pozza Quaretti tra De Pisis, Carrà, Buzzati, Scarpa e Casonati
Tra le opere di maggiore importanza della prima sezione: la “Natura morta con tarocchi” di Filippo de Pisis, quattro dipinti di Osvaldo Licini e quattro di Virgilio Guidi, tra cui due ritratti di Lea Quaretti, e ben sette opere di Mino Maccari, oltre ad una “Marina” di Carlo Carrà, a “Frammento” di Gino Severini, e a “Le amiche” di Felice Casonati. Ad arricchire la collezione anche le nature morte di Mario Deluigi e Carlo Scarpa e “Gli amici di mezzanotte” di Dino Buzzati, “Piccola composizione” di Giuseppe Santomaso, due dipinti di Léon Gischia e due di Anton Zoran Music; ed infine tre dipinti di Emilio Vedova e tre di Tancredi, “Due figure” di Italo Valenti e “il cimitero degli ebrei” di Licisco Magagnato.
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