Tra le maggiori attrazioni del Museo vicentino, la statua di Palazzo Leoni Montanari è un capolavoro in marmo di circa 2 metri firmata da Agostino Fasolato
Una piramide di sessanta figure scolpite in un pezzo di marmo di Carrara, per circa due metri: La caduta degli angeli ribelli dello scultore padovano Agostino Fasolato è al centro della sala di Palazzo Leoni Montanari a Vicenza.
Nel gruppo scultoreo è rappresentato il combattimento tra l’esercito del bene e quello del male, comandati rispettivamente dall’Arcangelo Michele e da Satana, così come raccontato nell’Apocalisse di Giovanni.
Al vertice della piramide Michele, con la spada sguainata e lo scudo legato al polso con inciso QVIS UT DEVS.
La più antica segnalazione dell’opera è di Giovan Battista Rossetti che la segnalava tra le maggiori attrazioni della città: il visitatore non doveva infatti mancare di ammirare La caduta degli angeli ribelli di “Agostin Fasolato Scultor Padovano… lavoro per dir vero stupendo, non tentato né pure dall’antica Grecia”. Il gruppo “cavato da un pezzo di marmo di Carrara di sessanta figure a piramide” si conservava allora nel palazzo dei conti Trento, collocato in uno dei saloni di rappresentanza affrescato da un discepolo e collaboratore di Giambattista Tiepolo, Francesco Zugno. Secondo le fonti il marmo era stato commissionato dal conte Marc’Antonio Trento (1704-1785), balì del Sovrano Militare Ordine di Malta nonché socio di varie accademie patavine.
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