Secondo il censimento ISTAT relativo ai dati di raccolta AVIS sino al 31 dicembre 2016, il Veneto contava 211.671 donazioni di sangue, terzo dopo Lombardia ed Emilia Romagna. Numeri importanti, soprattutto contando la stima dei donatori totali a livello regionale: 125.371 su una popolazione di 4.915.123. Dati buoni sì, ma di bisogno c’è sempre. Come ci spiega la Commissione Giovani Medici dell’Ordine di Vicenza
La donazione di sangue è un atto medico di grande importanza per la società: ogni piccola goccia è chiamata “oro rosso“.
Migliaia di persone ogni anno usufruiscono del sangue donato per i motivi più svariati (pazienti anemici, affetti da malattie del sangue come linfomi o leucemie, persone in attesa di trapianto o per un intervento chirurgico). Non esiste al momento un liquido “sintetico” altrettanto valido per sostituire il sangue di cui una persona può aver bisogno, poiché esso è ricco di proteine e componenti che veicolano ossigeno e nutrienti alle altre cellule del corpo.
Cosa succede se ricevo una donazione di sangue?
Sembra un piccolo miracolo… non tutti possono ricevere il sangue di tutti! Tramite un sistema di compatibilità dei componenti delle cellule ematiche (in particolare i gruppi sanguigni A, B e 0 ed alcuni fattori secondari chiamati Rh, c,d,k) un essere umano può “accettare” un gruppo anche diverso dal suo. I gruppi A, B e ABO sono più “selettivi” e richiedono una compatibilità quasi completa per essere trasfusi (una persona di gruppo sanguigno A non può ricevere trasfusioni di gruppo B, pena reazioni avverse anche gravi in quanto il sangue non riconosciuto viene “attaccato” dal sistema immunitario). Il gruppo 0 invece (in particolare lo zero negativo) è definito “donatore universale” poiché tutti possono riceverlo.
Ecco perché, quando c’è carenza di sangue, alcuni donatori sono più… richiesti di altri!
Le sacche di sangue al giorno d’oggi sono controllatissime, così come i donatori (vengono esclusi a priori coloro che possono essere portatori di uno stato infettivo anche sospetto, e ogni volta vengono effettuati esami sul sangue per escludere patologie): è estremamente rara quindi la possibilità di contrarre una malattia infettiva da trasfusione; seppure non assente.
La donazione di sangue però non è un vantaggio vitale solo per il ricevente! Tanti aspetti positivi aspettano il donatore.Innanzitutto, la possibilità di effettuare esami del sangue periodici per controllare lo stato di salute, comprese la funzionalità di fegato, rene e l’assetto lipidico (colesterolo, trigliceridi).
Per legge è diritto del lavoratore chiedere un giorno di congedo in seguito alla donazione. Un ricco buffet post donazione aspetta il coraggioso donatore!
Non tutti possono donare, in senso assoluto o temporaneo. Molti parametri determinano l’idoneità alla donazione: la pressione, l’elettrocardiogramma e il peso corporeo.
Per quanto riguarda il sangue intero, è concesso donare 4 volte all’anno per gli uomini, e 3 volte per le donne, salvo i periodi gestazionali; per altri emocomponenti però l’intervallo tra le donazioni può essere più breve. Servono anche plasma e piastrine!
Dove andare?
Il nostro consiglio è di recarvi presso il centro trasfusionale a voi più vicino: vi daranno tutte le informazioni necessarie e potrete diventare Donatori di Sangue, Donatori di Vita.