Un artista vicentino illustra gli edifici storici di Palladio e Scamozzi: è Giovanni Giaconi
Giovanni Giaconi, è un illustratore di edifici storici ed essendo vicentino era quasi obbligatorio che la sua
attenzione ricadesse sugli edifici di Andrea Palladio e Vincenzo Scamozzi.
Formatosi in studi di architettura, dal 1987 al 2000 ha lavorato in veste di disegnatore e progettista tra Vicenza e New York, specializzandosi nella ristrutturazione di appartamenti ed edifici storici. Questa attività fa da cornice a quella principale, suggeritagli da un incontro fondamentale avvenuto nel 1987: quello con le opere di Ottavio Bertotti Scamozzi, l’architetto vicentino di fine ‘700 che riprodusse, tramite incisioni, le facciate delle ville di Palladio.
Di qui l’idea di applicare a questi monumenti una tecnica che si potrebbe definire ritrattistica, mirata ad un realismo
minuzioso, che non tralascia i segni del tempo.
Questa idea si traduce in diverse fasi: i rilievi sul posto, con le accurate misurazioni di ogni elemento; lo schizzo
preparatorio – un’immagine impressionistica della villa, tracciata a matita grassa su carta; la china su lucido, che dà
al disegno nettezza e precisione; e infine il colore, steso con la trasparenza e la luminosità dell’acquarello.
Circa un mese di lavoro per un’opera che sposa la precisione fotografica e l’attenzione al dettaglio con la decontestualizzazione delle ville: la bidimensionalità della facciata viene infatti proiettata sull’adimensionalità del bianco assoluto dello sfondo, degna cornice per complessi architettonici dall’eleganza immortale come quelli di Palladio e Scamozzi.
Giovanni Giaconi e le illustrazioni di palazzi e ville palladiane
Un capolavoro che apre a tutti le porte di luoghi spesso non visitabili, senza tralasciare le crepe, le patine del tempo
e dell’inquinamento, rappresentate quasi fotograficamente nel loro stato attuale.
Opere come quelle di Giaconi comportano un lavoro da svolgere anche sul posto, il che implica l’instaurarsi di
relazioni fra l’artista e i proprietari delle ville, spesso discendenti del committente della villa: rapporti che in molti
casi proseguono in amicizie, fondate sulla comune passione per l’arte e la conservazione dei beni artistici.
La maggior parte degli edifici è caratterizzata dall’assenza della porta d’ingresso. Giaconi ha preferito non disegnarla e al loro posto mettere una sfumatura di cielo come se la visuale li attraversasse sempre senza incontrare
ostacoli. Molto spesso così è anche nella realtà, e talvolta tale effetto è parte cospicua dell’esperienza visiva del
visitatore. Così quella scelta è diventata una sorta di tocco finale, un modo per rendere proprio e riconoscibile l’acquerello, quasi una firma.
Giaconi negli ultimi 15 anni non ha solo ritratto soggetti in Veneto ma anche edifici oltre oceano quali una casa
ristrutturata da un architetto americano di New York, la casa di Thomas Jefferson a Monticello in Virginia, una casa nello stato del New Jersey costruita pochi anni fa con forte impronta palladiana ed edifici storici nello stato del Texas. Ha inoltre realizzato il ritratto di una villa nella Costa Azzurra in Francia, una serie di chiese e torri campanarie venete.
Spesso i proprietari sono essi stessi i committenti degli acquerelli: ma ciò non vuol dire che Giaconi indirizzi la sua
arte esclusivamente ad un pubblico elitario. Gli originali, infatti, vengono riprodotti su poster, cartoline, oggettistica
da regalo.
Palladio e Scamozzi vissero 500 anni fa, ma per Giaconi la loro visone ed arte sono sempre più che mai vivi al
giorno d’oggi.
Giovanni Giaconi è autore di:
“The Villas of Palladio”, Princeton Architectural Press, New York 2003
“Andrea Palladio Acquarelli di G. Giaconi”, Dolp editore, Vicenza 2009
“Vincenzo Scamozzi (1548-1616). Acquarelli di G. Giaconi con testi di G.B. Gleria, Dolp editore, Vicenza 2014
“Giovanni Giaconi. Ritratti di Architettura: Palladio & Scamozzi”, catalogo della mostra (Badoere, ex Chiesetta di
Sant’Antonio della Rotonda, 29 settembre-14 ottobre 2018), a cura di F. Burbello, con testi di R. Padovan e A. La
Balestra Zero Branco 2018
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