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Ecco i “Veneti in controluce”

Ecco i “Veneti in controluce”

Il nuovo romanzo dello scrittore vicentino Giuseppe Ausilio Bertoli, Veneti in controluce, parla di anime creative e laboriose, tra pregi e difetti

«La vita è un grande spettacolo, l’importante è saperlo osservare»

Veneti laboriosi, determinati, creativi, a volte ipocriti, ottusi o trasgressivi. Una molteplicità di protagonisti, un unico filo conduttore: l’anima veneta vista “in controluce”. I pregi e i difetti di un popolo raccontato con affettuoso distacco da uno di loro.
Sullo sfondo della pianura, delle balle di fieno, dei colli, della goliardia padovana e delle campagne vicentine, diciotto brevi scorci di vita che mostrano come sia cambiata questa terra negli ultimi decenni, e che fanno emergere quelle contraddizioni – una per tutte: la nostalgia del passato contadino contrapposta alla smania arrogante della modernità – che lasciano trasparire i tratti somatici della sua gente.
Un’antologia fedele, che descrive un popolo nella sua concretezza, ripercorrendone i luoghi e accarezzandone gli aspetti caratteristici così da farne una fotografia autentica.

Per info: QUI

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Le prime pagine di Veneti in controluce

Ostinazione
Affronta un’altra curva imprevista lungo la strada dove
l’asfalto si confonde con lo sterrato: frena di botto, ma il
pick-up non sbanda, ci mancherebbe! Non ci sono cartelli
segnaletici, se ce ne fossero certe manovre convulse per
non piombare nella roggia non le farebbe. D’altronde la
strada è trascurata dal Comune perché muore in mezzo
alle campagne.
È un mese che non viene a pescare da queste parti, concedendosi un’oretta o due di stacco tra gli impegni assillanti
della fabbrica, che a volte non gli lasciano nemmeno il
tempo di trangugiare un tramezzino o di andare in bagno,
e della famiglia, ritirata in una villa storica nella piana tra
le propaggini dei Berici e degli Euganei.
Rilancia il pick-up nella corsa, benché si fosse ripromesso
di corroborare lo spirito ammirando l’orizzonte che svanisce
nel grigiore della foschia mattutina. La corsa ce l’ha nei
cromosomi, non è neanche demerito suo.
Supera l’ennesima curva e toh, davanti a lui una Vespa
stracarica di ragazze che zigzaga pericolosamente. Frena
ancora di botto. Quante sono? Tre. Tre ragazze su una
Vespa. Ma vent’anni fa anche lui faceva di quelle corse con
tre o quattro compagni stipati sulla Vespa.

Per leggere di più, clicca QUI!

Giuseppe Ausilio Bertoli

Sociologo della comunicazione, saggista e pubblicista. Vive nel vicentino, dov’è nato, e a Padova. Fra le sue pubblicazioni più recenti segnaliamo il romanzo L’amore altro. Un’odissea nel Kosovo (Besa, 2009), il reportage narrativo Rosso Africa (Mimesis, 2011), e i romanzi L’istinto primo (Italic, 2014) e Un mondo da buttare (Italic, 2017).
Wikipedia gli dedica una pagina.

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