Per la prima volta sui palcoscenici italiani arriva la più famosa detective della letteratura, la Miss Marple delineata da Agatha Christie
Ancora un debutto al Teatro Comunale di Vicenza: mercoledì 28 alle 20.45 arriva Miss Marple, Giochi di Prestigio della Compagnia Gli Ipocriti, per la regia di Pierpaolo Sepe e con interprete principale la bravissima Maria Amelia Monti. Dopo la prima nazionale ad Arezzo, lo spettacolo sarà a Vicenza in una delle prime date venete del tour.
E per la prima volta sui palcoscenici italiani arriva la più famosa detective di Agatha Christie interpretata dalla simpaticissima attrice affiancata da due attori talentuosi come Roberto Citran e Sabrina Scuccimarra e da un gruppo di giovani dalla strabordante energia scenica: Sebastiano Bottari,Marco Celli, Giulia De Luca, Stefano Guerrieri, Laura Serena.
L’adattamento teatrale del romanzo è curato da Edoardo Erba, traduttore italiano dei testi teatrali di Agatha Christie; il risultato è una commedia contemporanea che valorizza il testo originale senza intaccare l’inconfondibile spirito di Agatha Christie, in uno spettacolo ricco di sottile ironia, in cui le cose non sono mai come sembrano. “Miss Marple, Giochi di Prestigio” dura due ore con un intervallo.
Chi era Miss Marple?
Miss Jane Marple, o semplicemente Miss Marple, è un personaggio immaginario presente in dodici romanzi e in venti racconti della giallista inglese Agatha Christie. Esordì nel romanzo La morte nel villaggio (The Murder at the Vicarage, 1930). Dalle opere di narrative sono stati tratti adattamenti cinematografici e televisivi.
«Un vestito di broccato nero, molto schiacciato intorno alla vita. Un pizzo Mechlin era posto a fiocco sulla parte anteriore del corpetto. Indossava guanti di pizzo nero e una cuffia di pizzo nero sormontato da masse ammucchiate di capelli di color neve. Stava lavorando a maglia – qualcosa di bianco, morbido e lanoso. Aveva occhi azzurri benigni e gentili, osservò il nipote e gli ospiti di sua nipote con dolce piacere»
(“Miss Marple e i tredici problemi” – 1930)
Il regista racconta
“Non stupisce come tra tutti i generi – letterari e non – il giallo rimanga il più popolare. Come del resto testimonia il proliferarsi di serie tv che portano questo marchio, e quello dei suoi vari sottogeneri: noir, thriller, poliziesco. Ciò che sorprende invece è il fatto che un ambito così truculento abbia tra i capostipiti un’anziana signora inglese, Agatha Christie, e che proprio a lei dobbiamo l’invenzione di una delle prime “criminologhe” della storia: Miss Jane Marple”.
L’incontro con Maria Amelia Monti
Lo spettacolo sarà preceduto dall’Incontro a teatro realizzato in collaborazione con Il Giornale di Vicenza, durante il quale l’attrice passerà a salutare il pubblico, nel Foyer alle 19.30 del 28 marzo e condotto da Alessandra Agosti, giornalista del quotidiano, esperta di teatro, che parlerà dell’adattamento teatrale del celebre giallo.
Lo spettacolo
L’ambientazione della pièce teatrale è alla fine degli anni ‘40, in una casa vittoriana della campagna inglese. Jane Marple è partita da St. Mary Mead, il villaggio dove vive, con un uovo ed i ferri da calza nella borsa, per andare a casa della vecchia amica Carrie Louise (con la quale ha studiato a Firenze), una filantropa che vive col terzo marito Lewis, vari figli e figliastri di matrimoni precedenti (tra cui un giovane piuttosto strano, Edgard, che aiuta Lewis a dirigere le attività nonostante si creda figlio di Winston Churchill). Il gruppo è attraversato da malumori e odii sotterranei, di cui Miss Marple si accorge ben presto. Durante un tranquillo dopocena, improvvisamente Edgard perde i nervi: pistola in pugno, minaccia Lewis e lo costringe a entrare nel suo studio. Il delitto avviene sotto gli occhi terrorizzati di tutti. Ma le cose non sono come sembrano. Toccherà a Miss Marple, in attesa dell’arrivo della polizia, capire che ciò che è successo non è quello che tutti credono di aver visto. Il pubblico infatti è stato distratto da qualcosa che ha permesso all’assassino di agire indisturbato. Proprio come a teatro, in un “gioco di prestigio”. Le scene, le luci, i costumi e le musiche, concorrono a costruire un thriller cupo e carico di tensione, continuamente alleggerito dall’intelligente e irresistibile ironia di Maria Amelia Monti, divertente, ma non comica nella parte.
“Ho lasciato libera Maria Amelia – spiega ancora Sepe – di inventare la ‘sua’ Marple, e quel che ne è risultato è un personaggio molto diverso dalla placida vecchina di campagna, come siamo soliti vederla. Questa Marple assomiglia molto di più a quella dei primi romanzi della Christie; più dispettosa, rustica e imprevedibile, ma sempre dotata di quella logica affilata che le permette di arrivare al cuore delle vicende. (…) Miss Marple sottolinea con ironia e leggerezza le ridicole passioni da cui nessuno è immune, restituendoci con sfrontata franchezza la natura umana per quella che è, senza lasciarsi abbindolare dalle maschere che quotidianamente indossiamo per celarla agli occhi degli altri”.
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