La campagna AIC punta a prevenire la violenza e rieducare il “carnefice”. Come? Ne hanno parlato alcuni nomi noti dello spettacolo e dello sport
COME INTERVENIRE SULLE CAUSE CHE GENERANO LA VIOLENZA MASCHILE E IL RUOLO DELLO SPORT E DEI MEDIA NELL’EDUCAZIONE AL RISPETTO
Il progetto dell’AIC (Associazione Italiana Calciatori) #FACCIAMOGLIUOMINI è rivolto alla prevenzione e al contrasto della violenza sulle donne.
Realizzato con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Per Le Pari Opportunità e con il patrocinio di FIGC, ICS, AIA, AIAC, LEGA SERIE A, LEGA SERIE B, LEGA PRO e LEGA NAZIONALE DILETTANTI, è stato presentato prima a Vicenza – sede dell’Associazione, e in seguito durante il convegno svoltosi a Coverciarno e intitolato “VIOLENZA SULLE DONNE: LINEE DI PREVENZIONE E RIEDUCAZIONE PER L’UOMO MALTRATTANTE – come intervenire sulle cause che generano la violenza maschile e il ruolo dello sport e dei media nell’educazione al rispetto”.
In questa occasione, per parlare di #FACCIAMOGLIUOMINI e presentare tutte le parti che lo compongono, sono intervenuti: DAMIANO TOMMASI, Presidente AIC; DEMETRIO ALBERTINI, Presidente del Settore Tecnico della FIGC; FABIO APPETITI, Coordinatore progetto #facciamogliuomini e Responsabile relazioni Istituzionali AIC; CONCETTA RACCUIA, mamma di Sara Di Pietrantonio; MAURIZIA QUATTRONE, Commissario capo squadra mobile Roma; STEFANIA IASONNA, legale della famiglia Di Pietrantonio; ROSSANO BISCIGLIA Psicologo e psicoterapeuta del CAM Firenze – Centro di Ascolto Uomini Maltrattanti; SABRINA CARRERAS Giornalista Rai3 PresaDiretta; DONATELLA CONZATTI Senatrice Vicepresidente della Commissione Parlamentare di inchiesta sul femminicidio.
Damiano Tommasi, “Quello della violenza di genere è un tema molto delicato che purtroppo periodicamente torna alla ribalta e riempie le prime pagine delle cronache. Questo progetto è rivolto agli uomini e vuole coinvolgere i calciatori che diventano, in questo caso, un ottimo veicolo per divulgare una cultura diversa e sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema sul quale non deve mai calare l’attenzione”.
Donatella Conzatti, parlando degli ambiti di intervento per rieducare gli uomini maltrattanti “Quello che i calciatori possono fare può davvero essere straordinario, il potenziale che hanno forse nemmeno se lo immaginano, non solo come personaggi pubblici ma soprattutto come uomini. È proprio sugli uomini che si indirizzano tutti i nostri interventi, soprattutto a livello di prevenzione. Se da un punto di vista giuridico le leggi ci sono, manca tutto il resto, perché se parliamo solo dell’aspetto punitivo siamo arrivati tardi. Oggi viene uccisa una donna ogni due giorni, numeri drammatici, senza contare i maltrattamenti fisici e psicologici. Una donna su tre nella vita ha subito violenza, dati che fanno paura in una società civile come la nostra. Bisogna concentrare tutti i nostri sforzi su progetti indirizzati verso gli uomini maltrattanti, perché i loro atteggiamenti possono essere modificati. La commissione femminicidio sta lavorando su quella che definiamo un progetto basato sul concetto delle 3 P, Prevenzione, Protezione e Punizione”.
Madrina di #FACCIAMOGLIUOMINI è ELENA SOFIA RICCI, fortemente voluta da AIC dopo le sue dichiarazioni di gennaio in merito a una violenza subita da bambina.
Grazie alle regole e al “rigore” dello sport, #FACCIAMOGLIUOMINI mira alla comunicazione preventiva e all’educazione dell’uomo, agendo anche su chi ha sbagliato, affinché prenda piena coscienza del gesto compiuto e possa riflettere sul proprio vissuto.
Parola chiave di #FACCIAMOGLIUOMINI è RISPETTO, che è anche FAIR PLAY, ovvero il comportamento rispettoso delle regole, dentro e fuori dal campo.
Rispetto come concetto all’apparenza semplice e conosciuto da tutti, ma che in realtà si sta perdendo pian piano in una società che discrimina e non garantisce le stesse opportunità nei rapporti sociali e umani.
Simbolo di #FACCIAMOGLIUOMINI è il NARCISO, un fiore stupendo dal significato potente e molteplice: da una parte rappresenta l’autostima, la forza e la sicurezza in sé; dall’altra, invece, rappresenta la vanità e l’incapacità d’amare. Secondo alcune leggende, i narcisi hanno il potere di assorbire i pensieri negativi e malvagi degli esseri umani ed è per questo che sono velenosi. NARCISO è un personaggio della mitologia greca, bello e crudele, tanto da disdegnare ogni pretendente; così, per punizione divina, si innamora della sua stessa immagine riflessa in uno specchio d’acqua. Da qui deriva il termine NARCISISMO, un tratto della personalità che spesso diventa sinonimo di egoismo e vanità.
L’obiettivo di questa campagna, sostenuta da sportivi professionisti e non, è di dare un’idea diversa dell’uomo, stravolgendo l’accezione negativa del termine narciso per renderlo un simbolo di rispetto. QUESTO E’ L’UNICO NARCISO CHE CONOSCO.
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Giornalista veneta da sempre appassionata ed esperta di comunicazione a 360° tra copywriting, digital strategy, Social Media, scrittura SEO oriented, anche telegiornalista e presentatrice.
Ilaria ama parlare, scrivere e raccontare storie, soprattutto se riguardano ciò che è bello, dalle arti alle idee e ai personaggi.
Multitasking creativa dal digitale alla carta stampata, collabora con diverse realtà editoriali internazionali in particolare negli ambiti della cultura, dello spettacolo, degli eventi, dello sport e dell’innovazione.
Nel corso degli ultimi anni ha creato numerosi progetti di informazione e approfondimento sul digitale (e non solo), tra cui King’s Road magazine, I Diari di Casanova, CreatiVity stories e Cosa Fare in Veneto.
È l’ideatrice e direttrice anche di Gatte Vicentine, il magazine dedicato alle donne della sua città, Vicenza, nato dalla volontà di unire l’informazione di stampo giornalistico, gli approfondimenti tra lifestyle e storie e i contributi di personalità, associazioni, ordini e realtà del territorio al servizio delle donne.