La performance vedrà l’artista Alberto Salvetti discendere in packraft, dal 4 al 9 maggio, i 180 km del corso del Bacchiglione, dalle sorgenti di Dueville fino alla laguna di Venezia, accompagnato da una delegazione di esperti, scienziati e operatori per discutere sul tema del recupero e della salvaguardia delle acque.
È possibile sostenere la realizzaazione dell’azione con una donazione, con l’acquisto di un’opera originale o con la fornitura di beni e servizi. Comitato scientifico supervisionato da Francesco Vallerani di Ca’ Foscari.
Cinque giorni di navigazione sul Bacchiglione, dalle sorgenti di Dueville fino alla laguna di Venezia, su un’imbarcazione monoposto ultraleggera e a propulsione manuale, accompagnato da una delegazione di esperti, naturalisti, amministratori locali, bio-architetti e operatori del territorio per affrontare durante la discesa il tema della salute dei fiumi, e dalla troupe di video-maker di Milagro Film che documenterà l’azione. È questa la nuova performance dell’artista e scultiore Alberto Salvetti, dal titolo “LE VOCI NEL FIUME”, realizzata in collaborazione con Movimento di Arte Etica / ARTantide.com Gallery, Ca’ Foscari Sostenibile, Science Gallery: dal 4 al 9 maggio, 180 km in packraft attraverso tre province – Vicenza, Padova e Venezia – per abitare il fiume e, lungo il percorso, realizzare video-interviste ai partecipanti e raccogliere campioni di acqua e rifiuti con l’aiuto di alcuni gruppi di volontari che saranno attivi lungo gli argini. Fino all’arrivo nella città lagunare dove dal 3 maggio sarà ospitata l’installazione “C’È VITA ANCORA”, realizzata da Salvetti lo scorso settembre per il festival “Acque Comuni”: un’opera nata dal riciclo e dalla trasformazione di 3 cassonetti dei rifiuti in altrettanti acquari temporanei, in grado di ospitare diversi tipi di fauna ittica, sia autoctona che alloctona, che popolano i nostri corsi d’acqua, e di diventare così vere e proprie finestre sulla biodiversità dei fiumi.
In occasione della performance “LE VOCI NEL FIUME”, l’installazione verrà riallestita per ospitare, per 5 giorni, alcuni esemplari di anguille che, in concomitanza con l’arrivo della carovana fluviale, verranno rilasciati, sotto la supervisione dei tecnici della Provincia di Vicenza e Venezia e degli ittiologi dell’Università Ca’ Foscari, nel loro habitat naturale: nella acque della laguna, da dove poi troveranno la strada per risalire i nostri fiumi di acqua dolce. Nei cassonetti-acquario rimasti liberi verranno quindi introdotti i rifiuti raccolti durante il percorso. L’installazione verrà ospitata quindi nei Giardini di San Giobbe e inaugurata venerdì 17 maggio.
Una performance artistica e, insieme, un’azione di sensibilizzazione e un progetto di indagine sullo stato dei fiumi e sulle possibili strategie per la loro rigenerazione e salvaguardia. La delegazione che accompagnerà Alberto Salvetti nella discesa fluviale – supervisionata da Francesco Vallerani dell’Università Ca’ Foscari e di cui faranno parte, tra gli altri, il bio-architetto Giovanni Traverso, studioso di livello internazionale nel campo dell’interazione sostenibile tra interventi antropici e fiumi urbani, Lucio Brotto di Etifor e Carlo Presotto de La Piccionaia – è stata infatti concepita con lo scopo di avvalersi di un solido contributo scientifico e di dare voce agli imprenditori locali che gestiscono la propria attività in maniera etica, responsabile e sostenibile. Uno strumento importante per discutere di buone pratiche per il ripristino e la salvaguardia della salute dei fiumi e per divulgare, soprattutto tra le nuove generazioni, esempi concreti di nuove forme di buisness condotte nel rispetto dell’ambiente.
Ed è proprio per la finalità collettiva del progetto che è stata pubblicata un’open call per il sostegno alla sua realizzazione. Diverse le opzioni per partecipare al crowfunding: è infatti possibile fare una donazione, oppure acquistare ad un prezzo speciale un’opera della serie sui pesci dei fiumi – lastre e piastrelle – realizzata da Salvetti per l’occasione. O, ancora, contribuire con l’apporto di beni o servizi: si cercano infatti autisti volontari a Vicenza, Padova e Venezia per accompagnare gli ospiti della carovana fluviale che si alterneranno di giorno in giorno e facilitare le operazioni di logistica, forniture di generi alimentari – colazioni, pranzi e cene per il gruppo – e ospitalità per la notte o spazi per l’accampamento a Strà (7 maggio), Fusina (8 maggio) e Fusina/Venezia (9 maggio). A tutti i sostenitori sarà dedicata una menzione nel documentario video e nel libro che verranno realizzati per raccontare la performance e promuoverne i contenuti ad un vasto pubblico.
“Obiettivo principale dell’opera – spiega Alberto Salvetti – è dare visibilità al tema dei fiumi e della biodiversità che li popola, tra cui bellissime specie di pesci che abitano sia il Bacchiglione che la laguna di Venezia, normalmente difficili da osservare nelle acque torbide degli ambienti acquatici naturali. Non un’esibizione di animali in cattività per scopi edonistici, di intrattenimento o spettacolari: al contrario, un’azione della durata di pochi giorni concepita con l’obiettivo di dare voce alle creature mute dei fiumi e della laguna. L’essere umano, infatti, ha la tendenza a rispettare e a prendersi cura di ciò che vede e conosce. In questo senso, ciò che vive sotto la superficie dell’acqua è troppo spesso considerato con indifferenza, in quanto invisibile e sconosciuto. Per questo, particolare enfasi avrà l’azione di liberazione dei pesci: un’azione che vuole sottolinare l’importanza di una pratica poco nota, ma fondamentale per la salvaguardia degli ecosistemi acquatici, che gli addetti delle Istituzioni Provinciali compiono quotidianamente allo scopo di ripopolare i nostri fiumi”.
Il progetto ha già ricevuto il sostegno di Viacqua, Vaghe Stelle / Associazione EquiStiamo, Askoll Holding, AIM Vicenza, Ferrodesign di David Simonetti, Servizio Pesca Provincia di Vicenza, Servizi veterinari ASL 6, Paper Fish Biology, AF Sport, Packrafting Revolution, Ca’ Foscari, La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale, Milagro Film, Etifor, Legambiente Vicenza, Aquaprogram, Blow-up Management, EBLand, Traverso-Vighy Architetti, Viaggi e Miraggi, Ceramics.it, Verdevero detersivi ecologici naturali, Sea Shepherd, Sea Defence Solutions, Ivan Team, Canottieri Padova, CFI antibracconaggio, Gruppo Oltre le Mura, Azienda Agricola Valerio, Radio Bue, Cisat, Terrachiama, Amissi del Piovego, Associazione Bioma Venezia, Life risorgive, FIPSAS, CRAS Centro Recupero Animali Selvatici, Associazione Difesa Natura 2000 Colli Berici, SOS anfibi Vicenza, Esac Centro di Formazione Confcommercio Vicenza.
“Dopo millenni di interdipendenza tra le società umane e i corsi d’acqua – continua Salvetti – negli ultimi decenni il fiume ha cessato di essere considerato un elemento vivo dell’eco-sistema, finendo per essere visto come un tubo deputato a trasportatore i residui organici, chimici e industriali dal luogo di produzione fino al mare. Oggi i fiumi che attraversano molte città sono contaminati e invasi da rifiuti, galleggianti e non. Inoltre, spesso vengono nascosti e intubati per fare spazio alla viabilità su ruote. Riflettendo sul tema della 58a Biennale d’Arte che verrà inaugurata l’11 maggio e sul legame tra Vicenza e Venezia, mi è stato chiaro fin da subito che avrei lavorato sull’elemento acqua. Vicenza, la città in cui sono nato, poggia sulla ghiaia di un enorme lago sotterraneo che costituisce uno dei bacini di acqua dolce e risorgiva più grandi d’Europa. Gran parte dell’inquinamento presente nella laguna di Venezia è un portato dal fiume Bacchiglione, che attraversa aree industriali ed agricole all’interno di una delle zone più ricche e industrializzate del Nordest. Io abito a Debba, a circa 90 metri di distanza dall’omonimo ponte che attraversa il Bacchiglione in un punto cruciale. Così, è anche dalla mia esperienza personale che è nata questa performance, che si inserisce nella riflessione che da anni porto avanti sul rappoto tra uomo e ambiente”.
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